Il branco contro Blanco

Se vuoi capire il paese, devi guardare Sanremo, Domenico De Masi – 

Il nuovo singolo s’intitola L’isola delle rose.
Sul palco dell’Ariston le rose erano state disposte per l’esibizione di Blanco, non erano presenti mentre sul palco c’erano gli altri artisti, quindi non erano l’omaggio floreale della città al palco del Festival.
Erano lì per lui, per fare da scenografia al brano di Blanco richiamando il titolo.
Blanco non sentiva la sua voce e sostiene che questo abbia innescato la sua rabbia.
La platea non apprezza, urla disappunto.

Ma lo spettacolo va avanti, non ci sono reazioni da parte del direttore artistico e l’orchestra suona fino all’ultima nota.
Amadeus chiede solo a fine esibizione cosa sia successo e invita l’artista a spiegare il suo gesto, ma non c’è nulla di allarmante, Gianni Morandi ha già trovato una scopa proprio ad un metro da dov’era e comincia a ripulire tutto.

C’è un giovane artista amatissimo dai giovani che è dannato ed irriverente da un lato e un cantante avanti con gli anni che ha segnato la storia della musica italiana con successo.
Il primo dichiara che si è divertito il secondo in silenzio ramazza.

Il giorno dopo tutti parlano di quanto accaduto e ricordano che umili e bravi gli artisti degli anni passati. Che bella che è l’umiltà, che meraviglia deve essere per un artista essere in grado di pulire, che bell’esempio che ha dato a questi ingrati giovani che urlano e sbraitano nel modo sbagliato e senza essere nemmeno noti alla maggior parte degli ultrasessantenni. Che posto sta diventando il nostro paese se Morandi pulisce il palco e canta Blanco.
Questo è il messaggio che doveva passare da quel palco e questo è magistralmente passato.

Che riuscita spettacolare questi quattro minuti improvvisati totalmente da Blanco, non boicottati dagli altri attori dello spettacolo che sono invece andati a cercare le scope.
Tutto sembra reale e nessuno si chiede se è stato costruito. Se fosse così non avrebbe comunque importanza, la nuova giurisdizione social ha avuto la possibilità di scrivere milioni di post, di twittare i video e di creare meme.

Nessuna aspettativa è stata disattesa, lo share è vincitore, i fans di Morandi sono ancora più felici questa mattina di pulire il pavimento e di condannare insieme agli amici quanto i giovani non hanno le loro caratteristiche

Chi potrebbe non ritenersi soddisfatto di aver lasciato improvvisare ottenendo questi risultati? Chi non è abbastanza lucido da capirne i meccanismi!
Sanremo come ogni spettacolo che si rispetti deve dare al fruitore quello che si aspetta, nessuno è disposto a seguire qualcosa che non gli offre ciò che cerca.
Lo share dovrebbe porre fine ad ogni dibattito, il Festival di Amadeus ha vinto e vincerà sempre perché fornisce agli spettatori tutto ciò di cui hanno bisogno: criticare, sentirsi migliori degli altri nella loro esistenza o al massimo sentirsi non diversi perché si sa una scopa la hanno tutti in casa, mentre tutte quelle rose, siamo seri, ma chi le compra?

UPDATE

Durante l’intervista della mattina successiva Amadeus ha affermato “[…] Era previsto che lui dovesse fare qualcosa di particolare, anche dare un calcio alle rose, coricarsi o rotolarsi. Ma non era previsto quello che è successo, e io non potevo saperlo. Stamattina lui mi ha chiamato: era dispiaciutissimo e chiede scusa. Io lo conosco, è uno dei più grandi talenti della musica italiana. Ha sbagliato, gliel’ho detto anche io. Ha scaricato la rabbia tipica della sua età sui fiori, ma non per mancanza di rispetto. Non ha chiesto di essere capito, ma ha chiesto di essere perdonato perché è il primo consapevole di aver sbagliato. Ma a 20 anni, può capitare. Non gli vorrei buttare la croce addosso: voglio accettare le scuse con serenità

 

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